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Un pasto al giorno

Dal 1991 l’Associazione Carità senza Confini Onlus garantisce, presso i Centri Nutrizionali, un pasto al giorno a circa 3.350 bambini poveri (3.000 in Zambia, 100 in Indonesia, 100 in Romania e 150 in Brasile) altrimenti destinati alla fame, alla denutrizione, se non alla morte.

Questa iniziativa consiste nell’assicurare, attraverso il versamento di 7 euro mensili, un pasto al giorno ai bambini che altrimenti soffrirebbero la fame. Per aderire al progetto si può contattare l’Associazione o il nostro rappresentante in ogni parrocchia o facendo un versamento nella propria banca.

Le donne e le mamme di alcuni di questi bimbi sono coinvolte nella preparazione del pasto che consiste in un piatto di polenta, qualche verdura e legumi o carne di pollo o uova.

Quando, purtroppo, anche questo non basta più e si riscontrano casi gravi di malnutrizione Carità Senza Confini interviene in Zambia con il progetto Yola- Yoli.

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“YOLA – YOLI” (Your Land is Your Life)

Lo YOLA – YOLI è un integratore alimentare realizzato per la lotta e la prevenzione della malnutrizione infantile in Zambia.

L’uso dell’integratore non è di per sé una novità ma lo Yola – Yoli, come dice la frase: la Tua Terra è la Tua Vita, è parte di un progetto innovativo perché la sua produzione avviene in territorio Zambiano.

E’ proprio in occasione di un viaggio in Zambia che Carità senza Confini incontra alcuni rappresentanti dell’Associazione “Liberato Zambia” di Ancona, un team di medici, nutrizionisti, agronomi, chimici e tecnici alimentari: nasce così la collaborazione organizzativa ed economica tra le due Associazioni che si impegnano a sostenere, gestire e monitorare un Progetto integrato articolato in due ambiti di attività, denominate rispettivamente GRAND (Growth and Nutritional Development) per lo screening e il trattamento dei casi rilevati e YOLA – YOLI per la produzione e distribuzione dell’ integratore alimentare ai bambini di età inferiore ai 5 anni.

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Per Carità senza Confini inizia un cammino di cooperazione con le realtà locali per gettare le basi di uno sviluppo autonomo.

Questo progetto unisce alla necessità di salvare i bimbi dagli effetti della malnutrizione, l’opportunità di rendere autonoma la popolazione più povera, assicurando anche un reddito al personale addetto alla produzione dell’integratore che viene retribuito dalle due Associazioni.

La prospettiva per il futuro è quella di aumentare la produzione, attualmente di 4 quintali al mese, per poter soddisfare la richiesta che è in forte aumento.

E’, quindi, necessario reperire fondi per aumentare la produzione dello YOLA – YOLI, sia attraverso l’acquisto delle materie più sofisticate che si trovano in Europa, sia attraverso l’acquisto dei prodotti necessari reperibili in Zambia.

AGGIORNAMENTO SUL PROGETTO 2018 DI INCREMENTO DELLA PRODUZIONE DI YOLA-YOLI
Nella seconda metà di settembre 2018 una rappresentanza di LIBERATO ZAMBIA 2001 ONLUS, guidata dal Presidente Dott. Davide Drenaggi, ha compiuto un viaggio in Zambia con lo scopo principale di controllare l’andamento della produzione dell’integratore alimentare YOLA – YOLI.
Oltre ai componenti dell’Associazione anconetana, nel gruppo erano presenti: Vincenzo Varagona, giornalista RAI della sede regionale delle Marche oltre che collaboratore di Famiglia Cristiana e autore di numerosi libri; la vedova di Carlo Urbani, il medico che aveva scoperto la SARS e deceduto a causa delle sue ricerche. Aveva ritirato il premio Nobel conferito a Medici senza Frontiere in quanto presidente della sezione Italia; un medico nutrizionista dell’ospedale di Ancona.
Al rientro in Italia ci hanno inviato il seguente report:
“La produzione in loco di un integratore alimentare è una sfida importante. La centralità di questo progetto caratterizza il nostro lavoro in Zambia. Nell’ultimo periodo abbiamo raggiunto diversi obiettivi: abbiamo trasferito il laboratorio in locali e posizione più adatte, definito i rapporti contrattuali con gli operai nel pieno rispetto delle normative zambiane e, soprattutto, incrementato la produzione che è stata aumentata da 400 a 600 kg al mese, iniziato la distribuzione anche nella zona di Chililabombwe. Il nostro riconoscimento al raggiungimento degli obiettivi va indubbiamente all’ Associazione Carità senza Confini della Repubblica di San Marino per il contributo economico fornito. Inoltre abbiamo dotato il laboratorio di ulteriori apparecchiature che consentano di evitare l’interruzione della produzione a causa di malfunzionamenti o rotture. Nella missione di settembre oltre a tutte le verifiche amministrative si è provveduto ad un dettagliato controllo del funzionamento dei macchinari nonché all’aggiornamento dell’inventario. Abbiamo anche concordato le scadenze per gli invii dei reports da parte degli operatori e le modalità di consegna da parte nostra di pezzi di ricambio. Abbiamo completato la dotazione tecnica con una nuova termosigilattrice per il confezionamento del prodotto e consegnato una nuova dosatrice (donata dal Lions Club di Jesi)”.

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