Proprio durante i viaggi che nel corso degli anni l’Associazione ha svolto in Zambia, è stato constatato che la produzione e la vendita di pane ha avuto un incremento notevole.
Ecco allora la nostra idea: costruiamo un forno e insegniamo a fare il pane con corsi di formazione in loco, rivolti ai giovani.
Della stessa opinione è la Diocesi di Lusaka, che ha messo gratuitamente a disposizione il terreno per la costruzione del forno e la coltivazione delle materie prime, e anche le più importanti Autorità dello Zambia hanno assicurato il loro sostegno all’iniziativa.
Il progetto è partito nel 2012 e dal 2015 la “San Marino Bakery” è pienamente funzionante. Attualmente nel forno sono presenti due collaboratori e vi lavorano una decina di persone, permettendo ad alcuni ragazzi della zona di vendere ogni giorno il pane nei vari compounds.
Produrre pane direttamente è un notevole aiuto per i centri nutrizionali, dove ogni giorno migliaia di bambini ricevono l’unico pasto della giornata, e ci permette con più facilità di portare il cibo ai detenuti del carcere di Lusaka, che vivono in condizioni veramente disumane.
Oltre a questo, essendo l’Associazione una ONG riconosciuta in Zambia, il 30% della produzione viene destinato ai poveri, sostenendo 6 orfanotrofi.
Ma il cuore del progetto sta nel fatto che avviare l’attività di un forno significa creare posti di lavoro, fare formazione professionale, dare possibilità di sviluppo e di sostegno autonomo ai giovani e alle famiglie. Si tratta in sostanza “non solo di dare un pesce da mangiare ma soprattutto di insegnare a pescare”. Infatti volontari e collaboratori continuano ad insegnare ai giovani zambiani come si fa il pane e la pizza, come si gestisce un forno e come si coltiva la materia prima necessaria.
Il successo dell’attività è stato subito evidente: il pane e gli altri prodotti da forno, pizze, torte e biscotti sono richiestissimi tanto che gli operatori devono fare diversi turni di lavoro, compreso quello notturno.
Progetti complessi come questo non sono esenti da difficoltà: da maggio 2015 lo Zambia sta affrontando una grave crisi di energia elettrica, che non viene erogata per molte ore al giorno e che ha provocato un rincaro di tutti i prezzi. Si è provveduto, in un primo momento, all’acquisto e invio di un generatore, utile ma non sufficiente a causa del grosso aumento che ha subito il prezzo del gasolio, ed ora stiamo pensando all’installazione di un impianto fotovoltaico.
Noi crediamo fortemente nella validità di questo progetto che è sicuramente impegnativo, ma siamo molto motivati a proseguirlo perché abbiamo verificato sul posto che porterà grande aiuto a tante persone che ne hanno bisogno.
UNA ESPERIENZA UNICA…
Già da tre mesi la nostra volontaria Debora Benedettini si trova in Zambia per seguire, con coraggio e determinazione, i vari progetti: distribuzione del materiale, arrivato con i containers, ai vari destinatari; il Forno, Il Microcredito; le scuole; gli orfanotrofi; ecc.
Di seguito la sua toccante testimonianza:
È stato per me un onore e un orgoglio poter rappresentare l’associazione Carità Senza Con ni e San Marino, nel momento in cui ho consegnato cibo e vestiario durante la scorsa settimana. Pasta, riso, biscotti, pappe e tanti altri alimenti sono arrivati a tre orfanotro , una scuola ed a una prigione e le immagini seguenti spero possano trasmettervi l’immensa felicità e gratitudine che questi bambini provano nei vostri confronti.
Quello che per noi può sembrare insigni cante come un piatto di pasta o un vecchio giocattolo è per loro un dono davvero prezioso!! Quegli occhioni grandi che mi guardavano con tanto amore mi hanno fatto capire che l’unione di tanti, piccoli gesti possono fare la differenza e che, come disse Madre Teresa, “quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Nelle prossime settimane verranno anche consegnati detergenti, lenzuola e strumenti ospedalieri ad una clinica pediatrica e tutte le foto verranno caricate sulla pagina Facebook di Carità senza con ni onlus. Purtroppo non posso caricare alcuna immagine dei prigionieri perché non mi è stato consentito fare alcuna foto all’interno del carcere ma posso testimoniare come a volte l’essere umano possa perdere la propria dignità in certe condizioni e come possa riacquistarla anche solo ricevendo un vestito pulito, un pezzo di pane e una preghiera.
Grazie di cuore a tutti voi che credete in Carità Senza Confini, perché senza il vostro aiuto nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile!!
Debora Benedettini